La costruzione di un Caicco
Negli ultimi decenni, una parte della cantieristica navale turca si è sviluppata e specializzata nella costruzione di questi affascinanti Motorsailer. Lungo la costa meridionale della Turchia si incontrano innumerevoli cantieri che costruiscono Caicchi, ma solo pochi di essi sono veramente professionali e autorizzati, specialmente nei confronti del committente straniero. Infatti in Turchia i cantieri, per costruire, ristrutturare, o semplicemente effettuare l’ordinaria manutenzione a imbarcazioni di stranieri, devono avere un particolare permesso statale, molto difficile da ottenere. Ciò a tutela e salvaguardia del cliente nei confronti del cantiere.
Riuscire quindi ad orientarsi tra la scelta del cantiere, progetti, preventivi, scelta di materiali, permessi e quant’altro viene richiesto ad un compratore, può risultare veramente difficile e rischioso per un profano, non così addentro a tutti gli aspetti tecnico/ legali del paese. L’inesperienza può portare a scelte avventate e ad altissimo rischio. Infatti, grazie ai nostri 25 anni di lavoro e conoscenza in questo specifico settore nautico, siamo riusciti a selezionare e a collaborare solo con i migliori cantieri, con i quali abbiamo reciproci rapporti di stima e fiducia.
E grazie al prestigio internazionale di cui godiamo, siamo agenti mandatari di alcuni di essi.
Con la nostra società in loco, con l’esperienza maturata in questi anni, unita ad una approfondita conoscenza delle burocrazie coinvolte, vi assistiamo durante tutto l’iter dell’acquisto. La nostra consulenza è di primaria importanza nelle varie fasi di costruzione: valutiamo con voi il progetto migliore, offriamo durante tutta la fase di costruzione la nostra supervisione, garantendo che tempi e costi siamo rispettati e che i Caicchi siano consegnati con un alto livello di qualità e sicurezza e con le certificazioni e classificazioni necessarie e originali.
La nostra responsabilità è quella di garantire che il cantiere rispetti rigorosamente il contratto di costruzione, le specifiche tecniche e i tempi in esso stabiliti. La qualità ed il controllo dei lavori, delle attrezzature e dei prodotti ricevuti dai fornitori, può essere assegnata anche ad un supervisore professionista e di fiducia scelto dall'acquirente.
Premesso quanto sopra, molti di voi si chiedono quanto può costare costruire un caicco. Sul mercato vi sono cantieri che costruiscono un caicco di 24 mt con 5/6 cabine a circa 1.500.000 Euro ed altri che ne richiedono circa 2.800.000 Euro.
Chiaramente le considerazioni sono presto fatte: con il primo costo indicato è impossibile avere un’imbarcazione costruita secondo parametri di sicurezza, estetica e condizioni di navigabilità secondo le normative e gli standard internazionali.
Inoltre, bisogna fare molta attenzione alla contrattualistica perché molti cantieri, pur di prendere la commessa, offrono appunto prezzi allettanti che però ad ogni stato avanzamento lavori lievitano.
Tecniche e materiali per la costruzione degli scafi
Desideriamo in questo capitolo chiarire le varie tipologie di costruzione degli scafi in quanto c’è ancora molta confusione e diffidenza al riguardo.
Fasciame tradizionale: L’ossatura, in legno, viene rivestita con tavole di legno come il pino, ottimo purché marinizzato, o più pregiati quali il teak, l'iroko e il mogano, che vengono inchiodate e calafatate per impermeabilizzare lo scafo. Questo tipo di scafo richiede un’attenta e costante manutenzione annuale. A chi fosse interessato all’acquisto di un Caicco specialmente con questo tipo di scafo consigliamo di fare molta attenzione, perché se le imbarcazioni non hanno avuto nel corso degli anni una regolare e precisa manutenzione possono presentare dei grossi problemi.
Scafo in lamellare classico: Le parti strutturali e lo scafo vengono realizzati seguendo questa tecnologia: il tronco d'albero, generalmente in mogano, viene diviso in listelli, essiccati e selezionati per la loro qualità, che sono poi uniti insieme per realizzare tavole dello stesso spessore. Infine, le tavole sono sovrapposte l'una all'altra e incollate tra loro con resine epossidiche per formare le travi. In tal modo, le caratteristiche di resistenza meccanica sono superiori a quelle del fasciame tradizionale, grazie alla scelta dei listelli e alla eliminazione di tutti i difetti naturali, nonché all’utilizzo di collanti sintetici ad elevata resistenza, sia meccanica che temporale. Gli scafi costruiti con questa tecnica richiedono una minore manutenzione, ogni 4 o 5 anni. L’applicazione delle colle va fatta però a determinate temperature e non tutti i cantieri seguono questa regola. Il rischio è la formazione di bolle e di conseguenti processi osmotici, ben più grave del cambio di una semplice tavola di fasciame.
Scafo in lamellare a cucchiaio: Poi, c'è la tecnologia chiamata lamellare a cucchiaio. Qui, tutte le parti in legno, generalmente in mogano o comunque in legno di ottima qualità, sono scolpite a forma ellittica e poi fissate insieme con una colla sintetica ad alta resistenza.
Nella parte immersa dello scafo (opera viva), vengono applicati due o più strati di sottili ma resistenti tavole, incollate e pressate insieme, al fine di ottenere una buona impermeabilizzazione.
Dopo aver fissato il compensato, le resine epossidiche vengono applicate sia allo scafo sotto il livello dell'acqua che a quello sopra (opera morta). A lavoro finito, lo scafo viene verniciato. Anche questo tipo di scafo non richiede manutenzione annuale, è sufficiente effettuarla ogni 4 o 5 anni.
Per quanto riguarda le dimensioni delle tavole utilizzate per lo scafo, generalmente la larghezza è di 5 cm. e l’altezza è di 7 cm.
Un’altra differenza tra il lamellare classico e il lamellare a cucchiaio è che nel primo caso sono usate tavole di 2,5 cm. di spessore nel primo strato e di 1,5 cm. nel secondo e terzo strato, mentre nel lamellare a cucchiaio vengono utilizzate tavole di legno massiccio di 5 cm. di spessore in ogni strato.
Scafo in acciaio: In alternativa al lamellare, negli ultimi anni alcuni cantieri in Turchia si sono specializzati nella costruzione di scafi in acciaio, tuga, ponte e rivestimenti interni in legni pregiati con buoni risultati di sicurezza ed estetici ed una netta riduzione dei costi di manutenzione. Allo stato attuale sul mercato esistono alcuni Caicchi con questo tipo di scafo ma per la maggior parte di dimensioni superiori ai 24 mt. Uno scafo in questo materiale richiede pochissima manutenzione, ma anche in questo caso non basta che lo scafo sia in acciaio per garantire robustezza e sicurezza, in quanto questo dipende innanzitutto dal tipo di acciaio usato, dalle saldature fatte, dalle sabbiature e principalmente dalla serietà del cantiere che lo ha costruito!
Perché il refitting di un Caicco?
Molto spesso ci interpellano potenziali acquirenti che vorrebbero comprare un caicco per utilizzarlo ad uso privato ma ancor di più per scopi commerciali.
Ora non tutti hanno a disposizione cifre importanti per acquistare fin dall’inizio un’imbarcazione già in perfette condizioni e consona ad esigenze di immatricolazione e di mercato.
Il punto è che caicchi non eccessivamente costosi, quindi non recenti, non in ottime condizioni e per la maggior parte non conformi alle normative comunitarie, nel caso di richiesta di immatricolazione in Europa, devono dunque subire dei lavori di adeguamento, non ultimo il cambio del motore se prodotto dopo un determinato periodo.
C’è poi chi è già proprietario di un caicco ma che per esigenze di manutenzione straordinaria, di gusto personale o necessità commerciali, desidera rinnovare l’imbarcazione. Avere l’imbarcazione in perfette condizioni significa, oltre che per la sicurezza, mantenere anche un valore accettabile in caso di vendita.
Negli ultimi anni, abbiamo quindi stretto una approfondita ed articolata collaborazione per il servizio di refitting con pochi e selezionati cantieri turchi. In passato, questo servizio non era molto richiesto, all’epoca si preferiva costruire una nuova imbarcazione in quanto i costi erano ancora abbordabili.
Teniamo a specificare che un’imbarcazione ristrutturata non potrà comunque mai essere considerata nuova ma, grazie alla ristrutturazione, è possibile rendere la vostra imbarcazione più vicina alle vostre esigenze, sia estetiche che funzionali. Il refitting può intervenire anche separatamente su ognuna di tutte le sue parti. Deve però essere sempre pianificato in funzione di ciò che l’imbarcazione può sopportare e di cui ha necessità non dimenticando mai il budget stanziato dal suo proprietario.
Se il caicco è un vecchio modello, attraverso un buon refitting è possibile installare nuovi sistemi e tecnologie, oppure trasformarlo secondo un nuovo stile più fresco e moderno o, se di legno, consentirgli semplicemente una migliore conservazione.
Una buona ristrutturazione significa anche:
• Rispetto del layout originale o studio e variazione della planimetria relativa agli spazi interni
• Cura dei particolari
• Riparazioni
• Lavori di falegnameria e tappezzeria
• Manutenzione o rifacimento impianti elettrici e idraulici
• Cicli anti osmosi e verniciature
• Assistenza meccanica, elettrica ed elettronica
• Allestimento e decorazione degli interni
• Riverniciature totali con moderni cicli di verniciatura, gelcoat e resine epossidiche
• Sabbiature totali
• Assistenza progettazione interna ed esterna con ingegneri e architetti professionisti del settore